sabato 14 aprile 2018

Comunicato stampa

Chi tace sulla devastazione morale è complice dei corrotti.

Com’era facilmente prevedibile il “Rosatellum” ha messo in stallo il Parlamento rendendo difficile la formazione di un Governo. Questa farraginosa legge elettorale passerà alla Storia come quel Piffero che fu ideato per suonare ma che finì con l’essere suonato. Congegnata per ostacolare l’avanzata dei movimenti di protesta, si è rivelata come un micidiale boomerang  che ha colpito coloro che lo avevano lanciato. Ha aggravato  l’ingovernabilità del Paese. Ha consolidato il tripolarismo impedendo la formazione di una maggioranza parlamentare. Ha, in sostanza, accentuato l’instabilità delle Istituzioni.
E’ un dato di fatto che i movimenti di protesta stanno avanzando. Sta aumentando il fronte di coloro che vogliono abbattere la Partitocrazia generatrice di corruzione e di anacronistici privilegi. Vogliono dire “basta” al clientelismo, al voto di scambio, al trasformismo parlamentare (attuato fin dai tempi di Depretis e di Giolitti), al sistema degli appalti truccati, al “metodo Caligola” usato per compilare le liste bloccate dei candidati, al “paracadute” ideato per mandare in Parlamento gli accoliti dei “cerchi magici”. Vogliono dire “basta” ad una prassi perversa e pervertitrice eretta a Sistema di Potere che offende l’intelligenza degli elettori. Vogliono dire “basta” ai politicanti di mestiere che, bramosi di occupare poltrone altamente remunerative, hanno creato il caos istituzionale ed hanno spaccato il Paese in due: da una parte gli Agiati-Privilegiati (pochi), dall’altra i Disagiati-Emarginati (molti); da un lato i ricchi Epuloni (una minoranza), dall’altro i poveri Lazzari (una maggioranza).
Da molti anni, ormai, il “ceto medio” è scivolato verso la categoria dei Disagiati perché la vecchia classe dirigente si è rivelata inidonea a risolvere i problemi sociali, creando un Paese squilibrato e privo di valori morali, in cui tutto viene mercificato, perfino la dignità dei lavoratori. Quella vecchia classe dirigente è responsabile di molti misfatti ed ha commesso anche l’errore di consegnare la RAI (azienda pubblica) agli oligarchi dei partiti (associazioni private) impedendo l’accesso a tutte le altre formazioni sociali. Ha consentito, inoltre, di mandare in onda programmi-spazzatura fortemente antieducativi. E’ stata bocciata perché responsabile della caduta verticale dei valori morali ai quali Giustino Fortunato, Gaetano Salvemini e tanti altri galantuomini hanno dedicato tutte le loro energie. E’ responsabile per aver consentito che i cattivi maestri oscurassero gli insegnamenti dei Buoni Maestri. Di fronte a tale devastazione morale chi tace è complice. Il Movimento Salvemini non tace perché intende la politica come missione al servizio della gente, non come strumento di arricchimento personale e di tornaconto lobbistico.
Dopo secoli di umiliante sudditanza a governanti egoisti ed arroganti gli Italiani hanno finalmente alzato la testa. A questi ultimi il Movimento Salvemini lancia un appello: chiedere agli esponenti delle nuove forze politiche parlamentari di introdurre nella futura Carta costituzionale il  modello ateniese di Democrazia, fondato sul metodo Pericle, adattato ai tempi moderni e denominato demo-random-crazia dai docenti dell’Università di Stanford (California).
Non c’è rimedio all’attuale situazione di stallo istituzionale. E’ ora di smetterla di ragionare in base agli interessi della propria bottega. E’ ora di anteporre gli interessi dell’intera comunità sociale.

  9 aprile 2018                     Il Consiglio Direttivo 

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