sabato 17 febbraio 2018

Comunicato stampa

        ANALISI  DELLE  CAUSE  DELL’ATTUALE  CRISI  ECONOMICA
Da molti anni illustri esperti in Scienze Economiche (o sedicenti tali) continuano a propinare sui quotidiani e nei salotti televisivi una serie di ricette che, a loro dire, sarebbero in grado di far crescere il P.I.L. e di consentire all’Italia di uscire dalla crisi in cui ancora si trova. Con toni saccenti e atteggiamenti cattedratici si sforzano di analizzare le cause di tale crisi. Parlano e straparlano ma non evidenziano le radici della recessione, non spiegano le vere ragioni per le quali non si attuano in Italia gli auspicati e massicci investimenti di capitali, soprattutto esteri.
Gli “esperti” economici di ogni area politica si affannano a sciorinare misure anti-crisi che sono avulse dalla realtà sociale del nostro Paese, nonché contraddittorie e lacunose.
Il Movimento Salvemini, di fronte al persistere della crisi economica italiana, mette in evidenza le seguenti cause:
1)      Una burocrazia lenta, farraginosa, che scoraggia chiunque voglia intraprendere attività produttive in ogni settore.
2)      Un sistema tributario talmente rapace da configurarsi alla stregua di ente estorsore di denaro guadagnato lecitamente dai contribuenti.
3)      Il “pizzo” che molti imprenditori e commercianti sono ancora costretti a pagare ai clan malavitosi, per timore di vedere distrutte le proprie aziende con azioni violente di vario genere.
4)      Sei milioni di persone che a stento sopravvivono al di sotto della soglia di povertà; sono persone che non possono appartenere alla categoria dei “consumatori” non disponendo del denaro necessario per gli acquisti. Non possono, pertanto, far crescere la domanda globale di beni e servizi; sono persone “inesistenti” per coloro che manovrano il Mercato. Un errore macroscopico.
5)      La fuga di “cervelli” verso Paesi esteri, che sclerotizza il nostro patrimonio intellettuale.
6)      L’ignobile prassi delle “raccomandazioni”, che annulla il fondamentale principio della Meritocrazia e favorisce la carriera degli incompetenti e dei fannulloni; in tal modo la produttività, sia nella Pubblica Amministrazione sia nelle aziende private, non può aumentare.
7)      L’aumento percentuale del precariato giovanile, con conseguente incertezza nell’espletamento di un lavoro soddisfacente e nell’ottenere un decente trattamento pensionistico. I giovani, sentendosi demotivati, offrono scarsi rendimenti
8)      L’instabilità dei Governi, consapevolmente voluta dalla maggioranza dell’Assemblea costituente e causata anche da leggi elettorali poco trasparenti, elaborate appositamente da astuti azzeccagarbugli per creare confusione nella mente degli elettori e per danneggiare gli avversari politici. E’ arcinoto che l’instabilità governativa scoraggia gli investitori di capitali, italiani e stranieri.
Il Movimento Salvemini, pertanto, chiede agli esponenti di tutti i partiti politici di vagliare attentamente la suesposta analisi delle cause della crisi economica e di utilizzarla per colmare eventuali lacune esistenti nei futuri programmi legislativi e governativi.

13 febbraio 2018                              Il Consiglio Direttivo

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