sabato 17 febbraio 2018

Comunicato stampa

LO SCANDALO GIURIDICO DEL'ART. 7 DELLA COSTITUZIONE

L' 11 febbraio 1929, senza alcuna forma di partecipazione popolare, Benito Mussolini, Duce del Fascismo , firmò i Patti del Laterano con il card. Gasparri in rappresentanza di papa Pio XI. Nella mattinata di quel giorno i giornalisti furono convocati in conferenza-stampa per dare ampia divulgazione all'evento. Quando quei Patti vennero esaminati dalla Camera dei Deputati per la mera formalità della ratifica , tra le voci dell'opposizione si levò quella di Benedetto Croce, che stigmatizzò il modo di procedere (trattative segrete tra i vertici dello Stato italiano e quelli della Santa Sede) e i numerosi privilegi (non solo di natura finanziaria) concessi ingiustificatamente agli enti ecclesiastici. Sono trascorsi 89 anni dal giorno della stipula dei Patti, revisionati in peggio sotto alcuni aspetti (ad esempio, l'introduzione del truffaldino meccanismo dell’otto per mille) dal Premier Bettino Craxi e dal card. Agostino Casaroli il 18 febbraio 1984. Nonostante tale revisione, resta la mostruosità giuridica dell'art. 7 della Costituzione (democratica, antifascista) che recepisce un trattato internazionale tra la dittatura fascista e la Curia vaticana. E' questa una delle tante ragioni per le quali la Costituzione dovrebbe essere urgentemente modificata in senso autenticamente democratico.
In occasione di questo infausto anniversario, il Movimento Salvemini lancia un vibrante appello a tutte le Associazioni laiche italiane al fine di presentare al Presidente della Camera dei Deputati , ai sensi del 'art. 50 della Costituzione, una Petizione condivisa che dia avvio alla procedura di abolizione del Concordato, considerando anche il fatto che l'Italia, Stato membro dell'Unione Europea. non può concedere trattamenti fiscali  privilegiati a enti proprietari di molti beni immobili  nel territorio nazionale. Su questo problema, alcuni anni fa, l'Unione Europea ha già avviato una procedura d’infrazione (inspiegabilmente sospesa) che attende ancora di essere conclusa. 
   11 febbraio 2018                                  Il Consiglio Direttivo 

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