L’Associazione Millennium Network, presieduta dal sen. prof. Giustino
Setteducati (Consigliere diplomatico dell’Unione Mondiale degli Stati), con il
patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della città di Rionero in Vulture
(Potenza), del Periodico “L’Attualità” e dell’Unione Italiana Associazioni
Culturali ha organizzato presso il Palazzo “Giustino Fortunato” di Rionero, il
6 maggio 2017, il convegno sul tema “La Questione Meridionale e Diritti Umani
Violati”.
Dopo il saluto augurale della presidente del Consiglio comunale, ampie e
documentate relazioni sono state svolte dal prof. Lucio Attorre (Docente di
Storia contemporanea UNIBAS), dal sen. avv. Leonzio Borea (penalista e
criminologo), dal prof. Juan Carlos Gallici (sociologo) e dal sen. prof. Cosmo
G. Sallustio Salvemini (Presidente del Movimento G. Salvemini e Vice
Governatore dell’Unione Mondiale degli Stati). Il convegno-dibattito è stato coordinato dal
prof. Giustino Setteducati. I relatori hanno illustrato le cause storiche e
politiche della Questione Meridionale dall’Unità d’Italia ai nostri giorni
mettendo in evidenza i problemi sociali ed economici tuttora irrisolti, con
particolare riferimento alla Questione Morale.
Hanno, inoltre, sottolineato l’urgente necessità per il Governo ed il
Parlamento di porre i predetti problemi
al primo posto dell’agenda politica nazionale. Hanno affermato che
l’alleggerimento del carico fiscale e l’eliminazione della malavita organizzata
potrebbero dare avvìo allo sviluppo economico, incoraggiando gli investimenti
di capitali (italiani e stranieri) finalizzati alla creazione di nuovi posti di
lavoro. La piaga sociale della disoccupazione (soprattutto giovanile) alimenta
il reclutamento di adepti da parte delle numerose cosche mafiose tuttora
operanti in quasi tutto il territorio meridionale. I boss di queste cosche sono
molto abili nell’organizzare il voto di scambio, nel truccare gli appalti di
opere pubbliche, nell’infiltrarsi nei posti-chiave delle Istituzioni locali e
nazionali e nel violare i più elementari diritti umani. Uno degli esempi più
evidenti di tali violazioni consiste nel fenomeno del caporalato che,
purtroppo, continua a sfruttare il lavoro di migliaia di “nuovi schiavi”.
Particolarmente interessante è stata la proposta avanzata dal prof.
Salvemini ai rappresentanti di tutte le forze politiche di modificare l’attuale
fallimentare sistema di rappresentanza popolare (fondato sull’estenuante caccia
ai voti, spesso sporchi) e di introdurre (adattato ai tempi moderni) il modello
autenticamente democratico vigente nell’antica Atene, perfezionato da Pericle
nel 461 a. C. E’ questa – ha affermato
Salvemini – l’unica strada legislativa da percorrere per uscire dalla palude
istituzionale in cui oggi si trova l’Italia. Il “metodo Pericle” è stato
recentemente denominato Randomcrazia (assegnazione delle cariche istituzionali
mediante sorteggio tra cittadini professionalmente qualificati e moralmente
irreprensibili) dai docenti della Stanford University di California.
Il numeroso e qualificato pubblico presente al convegno ha auspicato che le
lucide analisi fatte dai relatori e la proposta di riforma del sistema di
selezione dei legislatori, locali e nazionali, illustrata dal prof. Salvemini
vengano prese in attenta considerazione dagli esponenti di tutte le forze
politiche, se vogliono realmente avviare a soluzione la Questione Meridionale e
la Questione Morale. Oggi più che mai l’appello lanciato dal binomio
Fortunato-Salvemini, che un secolo fa restò “vox clamantis in deserto” per l’ottusità dei politici di allora,
deve essere riproposto alla riflessione dell’opinione pubblica e dei rappresentanti in Parlamento per purificare l’Italia dalla
corruzione morale che ha lacerato il tessuto sociale.
8 maggio 2017
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